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PENSIERI IN LIBERTA’ SULLA CAPACITA’ DI SOPPORTAZIONE

Anche una
rivista e non solo un blog, può permettere di “portare avanti” un
discorso iniziato in precedenza. E così grazie allo svolgersi degli
eventi pare opportuno all’autore illustrare le vicende successive al
drawdown del portafoglio e in particolare del trading system Budo Dax
che sono accadute nella seconda settimana di settembre.

Note introduttive.

Nell’articolo pubblicato sul numero gratuito di supplemento TOL 2013 di TRADERS’ Magazine ,  ho a lungo parlato delle caratteristiche atipiche di qualsiasi drawdown e di come questo suo essere in qualche modo inaspettato non permetta di viverlo in serenità, ma bensì andando a stressare alquanto la nostra componente psicologica di trader. L’articolo terminava con un invito alla pazienza, all’attesa, non senza rinunciare alla lucidità: il massimo drawdown della simulazione Montecarlo di Budo Dax non è ancora stato raggiunto, né quello del portafoglio oggetto dell’analisi. Quindi si deve attendere e prendere drastiche decisioni solo nel momento in cui uno di tali valori dovesse essere raggiunto.
Se ancora non avete letto il numero del supplemento TOL 2013 , e, ovviamente,  Vi interessa di leggere il mio articolo dove parlo del Budo Dax , cliccate sul link di che trovate a fondo pagina di questo stesso numero de IL SETTIMANALE di TRADERS’ Magazine (è il numero che ha in copertina il grande Larry Williams).
La pazienza è una virtù difficile. Non sembra impegnativo attendere quando lo stress emotivo non è a livelli elevati, ma quando la pressione aumenta può diventare insopportabile. Spesso queste fasi sfociano in una situazione patologica che si chiama molto semplicemente ansia, e che è riconosciuta come situazione invalidante e quindi con necessità di cure appropriate. Questo a spiegare come sia meglio, molto meglio, non sottovalutare gli effetti devastanti sulla psiche che anche un’apparentemente semplice attività di trading può comportare.
Ma per fortuna a volte la pazienza paga e quando arriva il momento la situazione è estremamente appagante.

Analisi nei dettagli del trade di Budo Dax.

Prima di passare alla parte tecnica, il piacere sottile del racconto di una emozione positiva. Il drawdown aveva raggiunto i livelli dello storico come avevo mostrato nell’articolo precedente, sulla versione che sto usando e che precede il nuovo codice di cui dirò in seguito. Ebbene il giorno 10 settembre, dopo che Budo ormai sembrava un pattern pronto per la pensione, è entrato la mattina presto a 8343 punti ed è riuscito a rimanere lungo quasi tutta la seduta, portando a casa alla fine 2475 euro che vanno a dimezzare il drawdown subito nell’attimo di un respiro. E’ difficile esprimere cosa passa per la testa in questi momenti, il senso di soddisfazione e appagamento, perché la pazienza e la sopportazione sono virtù difficili.
La figura n.1 illustra il grafico a 5 minuti della seduta del 10 settembre e mostra il trade. Semplice e lineare, sembra una cosa ovvia a normale, che qualsiasi neofita potrebbe fare. Ma il grafico non dice tante altre cose, prima fra tutte che il Dax in questa estate di giornate come questa, tutta in un unico trend, ne ha date con il contagocce. E quando le occasioni sono molto poche, coglierle diventa un arte. Come in una corsa in linea su strada con una sola unica corta salita, in cui lo scalatore deve giocare tutte le sue carte e rischia più di qualsiasi altro il fallimento. Così perdere la giornata buona attesa magari da oltre un mese può voler dire affondare il drawdown storico e cancellare un codice a cui si tiene particolarmente dal proprio portafoglio. La linea che divide il successo dall’insuccesso è molto sottile.

Trade 10 settembre 2013 di Dubo Daxgrafico del codice Budo Dax applicato alla Tradestation 2000i da dove è stato generato il trade del 10 settembre scorso in real time (grafico elaborato con Omega Tradestation 2000i, fonte dati proprietaria)


Analisi dettagliata del report di Budo Dax e cosa aspettarsi dal futuro
.

Dopo la parte emotiva, la parte tecnica. Osserviamo nel dettaglio il report di Budo Dax nella sua versione originaria, ovvero quella che ha dato origine al drawdown e al trade sopra descritto.
E’ un sistema che è difficile non inserire nei portafogli: i parametri sono tutti ai massimi livelli, trattandosi di un intraday: profit factor di oltre 2,50, average trade di oltre 300 euro, drawdown storico contenuto in 6000 euro (senza commissioni e slippage), una distribuzione dei trade long molto simile a quelli short, ovvero è un sistema simmetrico (indice di robustezza del pattern), ratio win/loss di 1,30, quindi con un guadagno medio del 30% superiore alla perdita media, una ratio del selected net profit pari al 81,5%, quindi con una influenza dei trade outlier (quelli enormi e difficilmente ripetibili) molto ridotta, un percent time in the market del 2,48, ovvero entra di rado e sta poco in posizione, abbattendo il rischio connesso all’essere long o short. Se vogliamo trovargli una critica, tramite la mera osservazione del report, la possiamo trovare nella distribuzione annua del net profit (figura 2), che registra 4 anni (2004, 2005, 2006 e 2010) con un rendimento decisamente ridotto a ¼ della media degli altri anni. Cosa vuol dire in pratica? Che negli anni con poca volatilità e direzione (come quelli in oggetto) il codice soffre, in quanto è un trading system di break-out che trova la sua massima gloria nelle sedute in un’unica direzione e molto ampie, un po’ come quella del trade oggetto dell’articolo.

Cosa è cambiato nel nuovo Budo Dax: Impulsus Dax

L’idea di ristrutturare un sistema con i parametri che abbiamo visto può apparire alquanto insana. Ma non ci si deve mai soffermare alle apparenze, in quanto solo l’attenta analisi della struttura e delle ottimizzazioni del codice possono dare le risposte corrette.
Budo Dax è in realtà formato da due pattern, e dall’analisi attentissima che abbiamo fatto è emerso che se essi vengono separati aumenta l’efficienza globale del trading. Quindi il primo passo è stato far nascere da Budo Dax il sistema Impulsus Dax, che usa uno solo dei pattern, quello più efficiente. L’altro abbiamo poi deciso in seguito di usarlo in un altro codice dove invece ne aumenta l’efficienza generale.
L’aspetto interessante del lavoro effettuato è che siamo riusciti, con processi veramente attenti nel non andare in overfitting, a creare un sistema che ha dei valori non dissimili da Budo Dax, ma con una capacità altissima di produrre utili in Out of Sample. Infatti come si può osservare nella figura 3, che riporta il report del periodo che parte dal primo gennaio 2012, nonostante almeno 12 mesi assolutamente molto complessi per il trading in break-out sistematico, il codice riesce a generare parametri praticamente in linea con lo storico, e mantenendo una ratio del selected net profit pari al 75%, quindi non sfruttando per riprendersi le giornate atipiche, ma offrendo robustezza in tutto l’arco temporale.
Certamente solo il tempo dirà se abbiamo fatto il lavoro corretto. Non ci resta che attendere gli eventi e a continuare a tenere allenata la virtù della pazienza.

>>  “LA LINEA CHE DIVIDE IL SUCCESSO DALL ‘INSUCCESSO E’ MOLTO SOTTILE” <<


Strategy Report


Distribuzione annuale del net profit di Budo Dax nel report storico (grafico elaborato con Omega Tradestation 2000i, fonte dati proprietaria)

Trade Analysis Report

Trade Analisys Report di Impulsus Dax nella nuova versione (grafico elaborato con Multicharts, fonte dati proprietaria)

Nota sull’Autore

Fabrizio Bocca                     

Trader Indipendente

Vercellese, nato nel 1966 e padre di 3 figli, lavora nel mondo del trading dal 1994.
Dopo una esperienza iniziale in Banca Sella come market maker sui derivati, decide di diventare trader indipendente nel 2000. Iniziale seguace dell’analisi di Gann (che non ha mai abbandonato), nel 2005 inizia ad utilizzare personali trading system, ed è tra i primi in Italia ad automatizzarne l’esecuzione.

Collabora attivamente con Cristiano Raco ed Andrea Vecchione nella creazione di una struttura di trading automatico sui mercati futures, in particolare il FTSE/mib e il Dax. Nel 2012 conosce due giovani trader, Marco Vironda Gambin e Vittorio Bosio, e trova il feeling per iniziare nel 2013 la ristrutturazione della struttura del proprio portafoglio di trading system automatici passando all’uso di Multi Charts.

Formatore di analisi tecnica per anni, ha pubblicato anche diversi libri sul trading, iniziando da “Il trading facile con l’analisi di Gann” del 2002, per terminare con “Vita da trader: storie di trading automatico e sistematico “  del 2010, scritto a due mani con Andrea Vecchione (entrambi pubblicati da Trading Library).

La sua esperienza di trader è raccontata su www.fabriziobocca.net

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