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Analisi dell’andamento trimestrale dei trading system proprietari

Tre
mesi difficili: l’estate è stata sofferta per i trading system che
l’autore utilizza, ed è quindi venuto il momento di un’analisi attenta
dell’andamento dei trades e di mostrare i punti di forza e quelli di
debolezza del periodo. Nasce anche così l’occasione per mostrare il
lavoro di ristrutturazione in corso e i risultati raggiunti.

Note introduttive.
L’estate è ormai passata e anche i giorni
di riposo al mare ed in montagna sembrano ormai lontanissimi. Fuori
piove ed il clima è quello tipicamente autunnale.

In questa
situazione il mio carattere, già di suo tendente al malinconico, cede
spesso allo sconforto e allo scoramento. E i mercati non hanno fino ad
ora aiutato, come a breve si potrà leggere, ma come sempre ci si deve
fare forza ed andare avanti, e i motivi per avere dell’entusiasmo a
guardar bene non mancano.

Ma partiamo dall’analisi dell’andamento dei trading system nei tre mesi passati, ovvero Luglio, Agosto e Settembre. E non è un bel guardare, anzi.
Infatti dei tre mesi, solo quello centrale è stato positivo e apprezzabile. Gli altri due, l’ultimo in particolare, sono stati pesanti e caratterizzati da drawdown profondi e duraturi.

La situazione dell’ultimo mese è stata particolarmente pesante sul Dax, ma se andiamo a vedere l’andamento annuale dei sistemi è il FTSE/Mib che sta deludendo profondamente le attese. Essere in negativo dopo aver pagato lo slippage, non è certamente cosa divertente a settembre. Spicca all’opposto la performance sul Bund, dove in particolare Big sta portando a casa una annata notevole.
E’ bene notare che i costi di slippage sono stati aggiornati con i costi pagati sul mio conto in questo 2013 dopo tutti i lavori di aggiornamento del datafeed e dell’esecuzione. Ora essi sono di 31,00 euro per trade sul FTSE/Mib e di 18,83 euro per trade sul Dax.

L’analisi dell’andamento dei trading system.

Non sto a riportare troppe tabelle, per cui alle figure 1, 2 e 3 possiamo osservare i risultati 2013 slippati dei tre derivati principali. Le delusioni non mancano, ma anche l’osservazione che con una scelta attenta dei sistemi si poteva comunque creare un portafoglio che non avrebbe del tutto deluso le attese.

Proviamo ad entrare nel dettaglio. Per una volta partiamo dal Bund dove Big Bund sta fornendo una performance annua di oltre 9000 euro già slippato, assolutamente graticante anche se ottenuta con due contratti.

Sul Dax spicca la crisi di Big Dax, ed in positivo Stafford e President, ancora su valori accettabili. Molto ridimensionati i gain di Budo ed Impetus, che soffrono molto la mancanza di direzione dei mercati, mentre a mio avviso interessante Sole che è sui suoi valori medi annui tradizionali.
Sul nostro FTSE/Mib la generale e diffusa negatività è pesante da sopportare, ma bisogna notare che Levels, NFB e Trend sono su rendimenti di tutto rispetto, anche se sono i soli salvabili….

F1) Tabella 2013 trading system FTSE/Mib


andamento dei trading system 2012 sul FTSE/Mib nei primi nove mesi del 2013, considerato uno slippage di 31,00 euro a trade medio.


F2) Tabella 2013 trading system Dax



andamento dei trading system 2012 sul Dax nei primi nove mesi del 2013, considerato uno slippage di 18,83 euro a trade medio.

F3) Tabella 2013 trading system Bund


andamento dei trading system 2012 sul Bund nei primi nove mesi del 2013, considerato uno slippage di 25,28 euro a trade medio (di norma di 2 contratti).

Lo stato avanzamento lavori sui nuovi codici.
Passiamo ora a parlare del lavoro di ristrutturazione dei sistemi, che procede senza sosta dalla parte della programmazione e del back testing, e con qualche difficoltà dal punto di vista organizzativo per poter finalmente mettere in produzione anche per me e chi mi segue questi codici.

Al momento dalle mie attuali strategie su FTSE/Mib e Dax sono stati creati 6 sistemi sul primo e 5 sistemi sul secondo. Ho più volte parlato del tipo di approccio che abbiamo seguito, per cui non mi pare interessante tornare sull’argomento. Piuttosto credo che sia utile mostrare l’andamento dei nuovi codici in questo 2013, in quanto i loro risultati non sono frutto di back test o ottimizzazioni, ma di real time.

Prima di analizzare le tabelle, è bene fare una premessa: ristrutturare i codici non vuol dire trovare il Sacro Graal del trading, ma semplicemente percorrere una via statisticamente più robusta. Quindi non è assolutamente certo che poi si ottengano maggiori profitti o minori drawdown, ma solamente che la sequenza dei trade rispetta in maniera più corretta le regole che si usano in questa materia.

Osserviamo ora la tabella che vediamo alla figura n.4 che mostra la comparazione tra i sistemi FTSE/Mib che si sono salvati e la loro nuova versione. Anche se le differenze di codificazione non sono per nulla marginali, mi pare che il paragone sia possibile. In azzurro i vecchi, in giallo i nuovi e in fondo i nomi nuovi (non ancora definitivi) che avranno questi codici.

Possiamo così notare che da aprile a luglio (zona rosa) i nuovi sistemi hanno globalmente performato in meglio per 450 euro,  in agosto/settemmbre (zona verde) per 2350 euro, nei 9 mesi trascorsi nel 2013 per 11175 euro (tutti i valori sono lordi, sia chiaro). Nonostante sia Fib Trend che NFB Fib siano risultati meno performanti delle vecchie versioni, gli altri hanno ampiamento coperto il gap. E se guardiamo i totali mese per mese il drawdown dei nuovi codici è stato meno profondo. Quindi ovviamente C’E’ STATO, ma ha fatto un po’ meno male.

Osserviamo ora il lavoro fatto sul Dax, che è illustrato alla tabella illustrata alla figura n.5, che è strutturata in maniera identica alla precedente tabella n.4. In questo caso la differenza di risultati è più evidente, con il periodo da aprile a luglio (zona rosa) che migliora di 4650 euro, gli ultimi due mesi (zona verde) di 11050 euro ed il totale del 2013 di ben 19750 euro. Osservando i nuovi codici, peggiora drasticamente il nuovo Impetus (che d’altronde è cambiato talmente tanto da rendere persino difficile il paragone), mentre tutti gli altri migliorano nettamente.

Stiamo terminando l’ultimo sistema previsto sul Dax, e poi inizieremo il lavoro prima sull’Eurostoxx e poi a seguire sul Bund. Sperando di ottenere anche qui risultati che meritino l’appellativo di robusti.

Poi arriverà il nuovo anno e quindi ci si metterà seriamente in gioco.

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