Apple ha spostato in India una parte della sua produzione.
Che cosa sta accadendo ad est? La domanda viene posta dal nostro grande Autore Mario Valentino Guffanti, che tenta una risposta nell’articolo che troverai nel Focus di questo numero.
E partendo dall’esempio di un imprenditore indiano, che fa concorrenza a Uber, non solo in India, ma addirittura in Gran Bretagna e Nuova Zelanda, parte una disamina interessante del momento che sta vivendo il continente indiano e di come riesca a cavalcare l’onda dello sviluppo tecnologico.
L’India emerge per suo merito e per demerito altrui. Quest’ultimo è il classico fenomeno conseguenze alle strette del dirigismo inevitabile tipico dei paesi a politica comunista: mi riferisco alla Cina, presunta capitalista nell’economia, quanto radicalmente comunista nell’anima.
Così, l’India trae vantaggio dalle normative cinesi sempre più oppressive, addirittura dalla repressione su società tecnologiche colpevoli di acquisire troppo potere in un contesto dove il potere non può essere messo in discussione, come 5.000 esecuzioni l’anno dichiarate (e quante le effettive?) testimoniano.
Così, la caccia alle start-up è aperta e gli investitori di tutto il mondo si avvicinano sempre più al mercato indiano. E nell’articolo trovi l’analisi di lungo termine del Nifty, l’indice di riferimento della borsa indiana.
Il mondo cambia ad una velocità superiore alla nostra percezione. E investire con saggezza significa adeguare la nostra velocità di percezione.
Buona lettura!
“Dall’editoriale del numero 2/2022 di INVESTORS’ Magazine”
Maurizio Monti
Editore
Investors’ Magazine Italia