L’importanza dell’onda C.
Wall Street ha chiuso una settimana molto positiva: venerdì scorso, l’S&P500 ha chiuso la settima giornata consecutiva positiva, e il Dow Jones l’ottava. Il Dow Jones ci ha mostrato la migliore settimana dell’anno 2024.
Più incerto il Nasdaq.
Il dato pubblicato venerdì alle 16 (ora europea) sul Consumer Sentiment, analizzato dalla Università del Michigan, non ha fornito un buon sintomo per la lettura dell’inflazione nei prossimi mesi: durante la sessione americana, questo ha condizionato un po’ l’entusiasmo con cui era partita.
L’indice si è attestato a 67.4, contro una previsione di 76: i consumatori percepiscono un andamento economico ed inflattivo perfino peggiore dei dati ufficiale. Malgrado la notizia negativa, le borse, sia pure con qualche esitazione, hanno tenuto il passo e continuato nella scia rialzista.
In tutto il mondo, gli indici azionari hanno continuato le buone performance dopo il minimo del 19 aprile.
In Asia, Cina e Hong Kong hanno visto forti rally verso massimi a più mesi. Il Nikkei giapponese è stato un po’ sotto tono rispetto alla Cina, con un rally modesto, che ha lasciato invariato il massimo storico.
Uguale sorte per l’ASX australiano.
Il Nifty indiano si è ritratto dal nuovo massimo storico registrato nella settimana precedente.
In Europa, nuovi massimi storici per l’ineffabile DAX, il suo cugino AEX olandese e per il FTSE londinese.
Lo SMI svizzero ha tentato l’aggressione ai massimi storici, chiudendo però la settimana leggermente al di sotto, e rimandando l’appuntamento con un doppio massimo o un break out dello stesso ai prossimi giorni.
L’oro ha visto un rally di 100 punti, da venerdì della settimana precedente a venerdì della settimana appena chiusa.
Petrolio e Bitcoin sono invece in discesa, alla ricerca di un minimo che potrebbe arrivare nelle prossime settimane.
L’S&P500 si trova ora ad affrontare la resistenza a 5250, che è il punto esatto dove si è formata l’accelerazione della discesa verso il minimo del 19 aprile.
La chiusura di venerdì scorso, poco sotto 5250, coincide con il 75% dell’ultimo range (il massimo-minimo 1-19 aprile).
La resistenza superiore quindi attende a 5288 (87.50% dell’ultimo range), o poco sotto.
Il massimo dell’1 aprile è a 5333, ultimo baluardo in caso di sfondamento verso l’alto.
Il superamento del livello 62.50% da parte dei tre indici americani potrebbe preludere ad un ulteriore rally in coincidenza con l’algoritmo temporale che indica nella prossima settimana un punto di criticità.
Potrebbe trattarsi di un ritracciamento prima di una continuazione rialzista o di una inversione del trend per andare a fare l’onda C di ribasso, per ritestare o sfondare il minimo del 19 aprile.
Se ci sarà continuazione rialzista, è possibile che avremo una estate brillante, con massimi molto significativi.
Se questo sarà lo scenario, da metà agosto in poi e soprattutto a settembre-ottobre sarà necessario essere molto prudenti, perché la discesa, quando arriverà, potrebbe essere del 15-20%, per andare a completare il ciclo a 4 anni iniziato con il minimo del Covid.
Stanno arrivando tempi dove il Buy & Hold dimostrerà tutta la sua perniciosa inefficacia: ammesso che sia necessario averne una ulteriore dimostrazione. |