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HomeCorporate NewsFenix Entertainment: le mie interviste (2° ed ultima parte)

Fenix Entertainment: le mie interviste (2° ed ultima parte)

Fenix Entertainment, una società giovane e dinamica che si occupa di produzione di contenuti per l’entertainment a 360°

La Fenix Entertainment, una SpA quotata – Mercato AIM – nata, come Srl, nel 2016, scrive, produce e distribuisce pellicole cinematografiche; produce musica ed è un’etichetta discografica; produce format televisivi e entertainment; sta iniziando a produrre eventi legati all’entertainment. È un’unica azienda, aperta all’Italia e all’estero, divisa in sezioni (cinema, musica, …) gestita da manager di comprovata esperienza. Il motto: facciamo ciò che diciamo, diciamo ciò che facciamo.

Gli intervistati:
Tino Silvestri e il consigliere indipendente Maurizio Paternò, ossia Presidente e Vice Presidente della Fenix; Luca Mori, Fund Manager di Algebris Investments, la società che ha investito nella Fenix. Riporto, di seguito, alcuni stralci alle mie interviste al flautista Andrea Griminelli e al cast principale del film I nostri fantasmi, con una mia breve recensione. Interviste e recensione per intero sono su
Il Settimanale: https://www.traders-mag.it/recensione-film-fantasmi-interviste-venezia-78/. Nel numero precedente, ho riportato parte dell’intervista al Ceo della Fenix Riccardo Di Pasquale.

Tino Silvestri, Presidente della FENIX Entertainment (prosegue)

Intervista del 27.09.2021

Basile: Oltre a cinema e musica, ho letto di due altri settori della Fenix, forse, inseriti più di recente: l’uno dei c.d. progetti speciali, un mix di cinema e musica, e l’altro stile intrattenimento.

Silvestri: Premettendo che fino ad ora la società ha agito secondo il piano industriale che ha presentato agli investitori, privilegiando le fonti di ricavo certo e maggiore, dunque cinema, serie televisive e, in subordine, musica, ti dirò che ci è stata prospettata l’ipotesi di organizzare degli eventi. Abbiamo accettato, non per un’ulteriore diversificazione, ma perché l’organizzazione richiesta era molto simile a quella di un set televisivo o cinematografico: organizzare il set per un evento speciale implica competenze e personale molto simili. La prima occasione si è concretizzata alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, dove abbiamo organizzato il concerto dedicato al Maestro Morricone con il flautista Andrea Griminelli. Sul palco, con colui che fu il musicista di Morricone poi lanciato nel mondo da Pavarotti, erano presenti artisti del calibro di Sting, Nek, Zucchero ed altri.

Basile: L’album che è stato così presentato e registrato si chiamaGriminelli plays Morricone.

Silvestri: Sì, fa parte della divisione Fenix Music, che ha diversi uffici interni. Colgo l’occasione per un chiarimento sulla Fenix: non si tratta di una società che vuole fare tante cose, ma di divisioni diverse che operano attraverso persone diverse con skill diversi ed hanno differenti attività in sviluppo, ma fan capo allo stesso gruppo imprenditoriale.

Basile: A questo punto, ti chiedo di riassumere in una frase appealing la Fenix entertainment.

Silvestri: We go where the market goes. Noi vogliamo essere produttori di contenuti italiani e internazionali, ora rafforzando la nostra posizione nel territorio domestic, poi utilizzando questa posizione rinforzata per espanderci all’estero. Grazie alla quotazione e allo standing acquisito, alla visibilità e all’affidabilità, alla qualifica della società quotata, abbiamo già lavorato con dei produttori internazionali che volevano realizzare i loro film in Italia. Non abbiamo preclusioni per i film diretti da registi dipendenti invece che frutto della collaborazione con le società di Hollywood.

Basile: Ho letto del film che avete realizzato in Ohio, intitolato Monica.

F1) Il regista di “Monica”
La figura 1 mostra Andrea Pallaoro regista di “Monica”, film interamente girato in Ohio.
Fonte: per gentile concessione dell’Ufficio Stampa Marta Scandorza

 

Silvestri: Sì. Si tratta di una co-produzione internazionale diretta dal nostro Andrea Pallaoro e completamente girata negli Stati Uniti d’America. L’anno scorso abbiamo fatto un cartone animato per un produttore di Hollywood e una produzione per terzi, in lingua inglese, di un film di Natale che uscirà. In verità, noi cerchiamo di privilegiare, in coerenza con la nostra linea guida, i nostri film, con le nostre storie e le nostre colonne sonore e con la nostra distribuzione. Tuttavia, nulla vieta che, in aggiunta a ciò, possiamo produrre i film di qualcun altro, in particolare guardando al cinema estero. Inoltre, a noi piace molto il cinema d’autore, ma non escludiamo di fare delle commedie, un genere che in Italia incassa più facilmente. Certamente, pensando all’estero, le commedie italiane sono più difficili dei film di genere da esportare. L’anno scorso abbiamo fatto un thriller, diretto dal regista Daniele Falleri, e l’abbiamo esportato un po’ in tutta Europa.

Basile: La co-produzione internazionale, quanto meno europea, mi dà l’idea sana di un anti-provincialismo e l’associo con un ampliamento costruttivo per gli attori – per esempio per quelli italiani che masticano bene l’inglese o il francese, il tedesco e lo spagnolo – delle opportunità di lavoro.

Silvestri: Ci sono delle co-produzioni con dei produttori internazionali che offrono delle ottime opportunità, sia a livello di mercato che per avere i contributi di altri investitori. Se pensiamo che il mercato italiano incide a livello globale per il 5-7 %, che è già un ottimo numero, vuol dire che c’è il restante 93% tutto da conquistare.

Basile: Un’ultima domanda: la vostra attività produttiva è varia, siete divisi in sezioni artistiche diversificate anche per competenze e personale seppure unite dai goal, dai valori e dalla politica di sviluppo dell’azienda, guardate all’Italia e al mondo per espandervi e non restate chiusi in una sola area di applicazione, ma manca un’area: il Teatro. Lo produrrete? O non conviene?

Silvestri: Noi abbiamo prodotto Up&Down – un film normale di Paolo Ruffini e, in seguito, siamo stati i produttori di uno spettacolo teatrale, che è andato molto bene. Non è escluso in futuro; al momento, non c’è una divisione che si occupa solo di teatro e non è nei nostri piani. Le opportunità teatrali, tuttavia, che ben si integrassero con le attività e le divisioni esistenti sarebbero le benvenute.

Maurizio Paternò, Vice Presidente della FENIX Entertainment Intervista del 30.09.2021

F2) Maurizio Paternò

 

La Figura 2 mostra Maurizio Paternò, vice presidente indipendente della Fenix Entertainment.
Fonte: per gentile concessione dell’Ufficio Stampa Marta Scandorza

Basile: Caro Maurizio, tu nella Fenix sei un consigliere indipendente e il Vice Presidente. Com’è nata questa avventura per te e in cosa consiste il tuo ruolo?

Paternò: Sì, ho ricevuto la nomina di consigliere indipendente. Ecco, data la mia formazione accademica di docente di economia aziendale, dò il mio contributo alla società, non nello specifico del prodotto, ma supportato dalla mia esperienza e dal buon senso. Voglio dirti che io sono sempre stato un amante ed un estimatore del mondo del cinema, ma un ignorante del settore e disinformato delle sue evoluzioni. Quando Tino Silvestri è diventato Presidente della Fenix e c’è stato l’intento di fare entrare in Borsa la società, Tino si è confrontato con il maggior azionista, il Ceo Riccardo Di Pasquale, per tirarmi a bordo di questa avventura e ricoprire il ruolo di Vice Presidente. L’ho molto apprezzato, perché ho imparato e ho avuto a che fare con profili professionali altamente qualificati. Non conosco bene il business, come dicevo, ma i temi affrontati, al cui esame e sviluppo sono invitato a partecipare, sono di varia natura, da quelli più strategici a quelli legati al prodotto. Il CdA della Fenix è composto da varie persone, il coinvolgimento delle quali nelle questioni aziendali può contribuire a creare valore nella società, grazie all’esperienza e maturità professionale di ciascuna.

Basile: A proposito di esperienza, direi che Tino Silvestri sia una garanzia per la Fenix.

Paternò: Sì. Tino è stato un direttore generale della Warner Music per anni ed è un conoscitore attento del business, è molto preparato nel suo campo, dunque il suo contributo è assoluto. Sono molto felice di lavorare con lui e con gli altri, sono tutti persone molto valide anche umanamente.

Basile: Tu e Tino vi conoscevate già per amicizia, giusto?

Paternò: La conoscenza è nata quando io ero nel consiglio di amministrazione della Wind, che organizzava degli spettacoli promozionali con il coinvolgimento del mondo della musica. Io lo conobbi in quel settore, ma poi siamo passati dal piano della professionalità a quello dell’amicizia.

Basile: Attività accademica e film. La prima la stai continuando? Il secondo l’hai apprezzato.

Paternò: Assolutamente sì, la sto continuando. Ho, anche, altri incarichi in altre società. Il film è vero mi è molto piaciuto. Se, all’inizio, a livello di tematiche affrontate, ho temuto potesse essere un po’ scontato, poi, con il crescere del racconto, ho trovato un filone di sentimento e verità e che il film fosse condotto in maniera estremamente delicata. Ne sono rimasto davvero colpito. Ho trovato, inoltre, eccezionale il corpo degli attori, i quali, a mio parere, sono stati singolarmente bravissimi. È un film che ho apprezzato al punto che lo riandrò a vedere, perché potrei cogliere degli aspetti che forse non ho colto nella proiezione di presentazione alla Mostra del Cinema.

Basile: Grazie Mauri! Arrivederci al cinema allora. Il film è nelle sale dal 30 settembre 2021.

Luca Mori, Investment Director presso Algebris Investments

Intervista telefonica del 30.09.2021

F3) Il logo della Fenix Entertainment

 

La figura 3 mostra il logo della Fenix Entertainment.
Fonte: per gentile concessione dell’Ufficio Stampa Marta Scandorza

Basile: Luca, tu hai partecipato all’entrata in Borsa della Fenix entertainment ed è così che hai conosciuto Riccardo Di Pasquale.

Mori: Esatto. Sono in Algebris. Abbiamo visto un potenziale upside nell’azienda quando ha fatto il road-show per quotarsi sull’AIM Pro nel 2020. Abbiamo iniziato a fare un investimento piccolo, date le dimensioni delle IPO. Vedendo delle potenzialità e credendo nello sviluppo che poteva avere la realtà della Fenix e riconoscendo in essa un buon management team, siamo rimasti soddisfatti dall’investimento. Di conseguenza, quando la società ha deciso di passare al mercato dell’AIM, che è un po’ più strutturato, abbiamo optato per un incremento del nostro investimento, con un nuovo aumento di capitale. Questi sono i punti salienti. Guardando i risultati della società, fino a qui siamo soddisfatti. Chiaramente, è un investimento fatto in un’ottica di medio-lungo termine, di 3-5 anni, quindi ci saranno il tempo e il modo di vedere l’evoluzione dell’azienda, nelle cui potenzialità, sia parte film che parte musica, continuiamo a credere.

Basile: Avete già investito in altre società dello stesso settore della Fenix?

Mori: No. È l’unico titolo, in particolare, del settore cinema. Non abbiamo, parlando di società del settore e relativi titoli, Iervolino, Leone, Lucisano, Notorious.

Basile: Luca, hai avuto modo di vedere il film presentato dalla Fenix a Venezia?

Mori: Non ancora. Una volta, però, sono stato sul set del film! Era la prima volta. Sono stato a Cinecittà una mezza giornata e ho osservato come preparassero tutto lo studio; poi, mi sono seduto e ho assistito per una mezz’oretta a una scena che veniva girata, così per capire come funzionasse.

Basile: Divertente, no? E chi c’era nella scena?

Mori: Sì. Nella scena c’era la protagonista con la figlia in braccio. Mezz’ora per una sola scena. (ridiamo, ndr)

Basile: L’attrice è Hadas Yaron e mezz’ora non è nemmeno tanto. Per me che sono un’attrice, il tuo commento, pensa, è molto positivo, perché denota meticolosità e di ciò, in genere, il merito va al regista: finché non si arriva a un buon risultato, non si smette di fare e rifare. Ma mi sa che il tuo lavoro è più sulla velocità.

Mori: Infatti, immagino sia giusto far così; esatto, noi lavoriamo nella frenesia (ridiamo, ndr).

Saluto Luca, dopo essermi fatta spiegare come avviene l’entrata in Borsa di una società, anche se in passato ho fatto parte a lungo di una quotata, appartenente, però, a tutt’altro mercato borsistico.

Stralci della mia recensione del film I nostri fantasmi” e delle interviste al cast

Recensione e interviste: www.traders-mag.it/recensione-film-fantasmi-interviste-venezia-78/

Recensione di “I nostri fantasmi” – Alessandro Capitani firma la regia di questo film interpretato da Michele Riondino, Hadas Yaron, Alessandro Haber, Paolo Pierobon e Orlando Forte. Il film, di genere drammatico, sa trattare, con la necessaria leggerezza della commedia elegante, dei temi attuali socialmente rilevanti. Chi sono ‘i nostri fantasmi’? Papà e figlio travestiti o, piuttosto, le nostre paure ben nascoste nei meandri dell’anima? Tutti i personaggi evolvono e si fanno del bene reciproco, illuminati dai bambini, che, privi di inutili sovrastrutture, vedono oltre la maschera degli adulti. Vederlo? – Sì! Il mio voto: 8. Trailer: www.youtube.com/watch?v=RMgg3sN_gXc

F4) Alessandro Haber nel film di Alessandro Capitani

 

La figura 4 mostra Alessandro Haber in una scena de “I nostri fantasmi”.
Fonte: per gentile concessione dell’Ufficio Stampa Marta Scandorza

Alessandro Capitani con Michele Riondino e Hadas Yaron, regista e protagonisti del film

Basile: Come avete lavorato Michele e Hadas: quanta preparazione e quali difficoltà?

Yaron: Michele e io abbiamo iniziato a lavorare su zoom. La prima lettura insieme ha coinciso con quando ci siamo incontrati, tutto online. Online pure con Alessandro (Capitani), fin dall’inizio.

Riondino: L’online la vera difficoltà! (ndr, ride). Quando ci siamo visti sul set è parso di esserci già conosciuti; in realtà, c’è voluto un tempo fisiologico per avvicinarsi. Con lei nessun problema.

Basile: Alessandro, come ti sei trovato a lavorare con la Fenix, che ha prodotto il film?

Capitani: Bene. Ho apprezzato molto lo sforzo produttivo e l’aver potuto confrontarmi con figure professionali di qualità, fra cui Daniele Ciprì (fotografia), Ludovica Ferrario (scenografie), Nicoletta Taranta (costumi). Ed è stato bello costruire il film proprio con loro, con la Fenix.

Basile: L’origine della trama viene da alcune tue inchieste televisive.

Capitani: Ho lavorato nel programma I dieci comandamenti di Domenico Iannacone. L’esigenza del film è, anche, quella di raccontare la parte emotiva dei personaggi. Sono un fan degli happy end.

Basile: Quanto ha influito l’aver girato in tempi di Covid e Lockdown?

Capitani: Torino era deserta e abbiamo tolto una scena in esterna per l’obbligo della mascherina anche fuori casa. Due giorni prima di partire ci sono stati due casi all’interno della produzione.

Stralcio dell’intervista al musicista Andrea Griminelli

L’intervista completa: www.traders-mag.it/recensione-film-fantasmi-interviste-venezia-78/

Andrea Griminelli, celebre flautista e protagonista di un concerto, organizzato dalla FENIX Entertainment il 2 settembre 2021 al Lido di Venezia, in ricordo di Ennio Morricone

F5) Andrea Griminelli con Sting e la moglie
La figura 5 mostra il flautista di Morricone in compagnia di Sting e della moglie.
Fonte: per gentile concessione dell’Ufficio Stampa Marta Scandorza

 

Basile: Nel 2001, è uscito il cd Andrea Griminelli’s Cinema Italiano: A New Interpretation of Italian Film Music, con le musiche di Bacalov e Morricone. Saltiamo al 2021: il concerto del 02/09/21 al Lido è stato dedicato a Ennio Morricone ed è nato dal suo rapporto con la Fenix Music.

Griminelli: Sì e ne sono contento, perché sono un flautista classico e un’immagine più moderna mi potrebbe portare risultati e sinergie. Al concerto – per presentare, in anteprima, Griminelli plays Morricone, il disco della Sony, prodotto da me e dalla Fenix, che uscirà in dicembre – hanno duettato con me anche ospiti del calibro di Sting, Zucchero e Nek. Questo tributo a Morricone lo stavamo progettando quando Ennio era ancora vivo, 2-3 anni fa. Lui amava il flauto.

Basile: Morricone dava l’idea di essere umile. Lei ha debuttato nel mondo con Luciano Pavarotti.

Griminelli: Fu proprio lui a lanciarmi nel mondo, negli anni 90. Luciano era molto generoso. Ennio era umile, modesto, ma molto esigente nelle prove. Era un genio e un lavoratore incredibile.

Conclusione
Anche qui devo concludere. Sarò felice di sapere che, magari anche grazie a queste scorrevoli ed interessanti interviste a persone, tutte, molto disponibili e d’esperienza, ciascuna nel proprio ambito, la Fenix Entertainment volerà alta in tutti i settori nei quali opera – specialmente il cinema, interno e internazionale, prodotto e co-prodotto e/o distribuito – e opererà, magari in quello del teatro. Un mio ringraziamento va a Maurizio Paternò, all’ottima Ufficio Stampa della Fenix, Marta Scandorza, e alla mia carissima amica Alina Di Biase di Credem SpA. Allora, pronti, Via! Tutti al cinema.

  1. https://investors-mag.it/fenix-entertainment-mie-interviste-1-parte/
  2. Il cinema dipendente è l’opposto di quello indipendente che è prodotto senza l’intervento di una grande casa di produzione (incluse le major hollywoodiane) e che, per esempio, è autoprodotto dal regista o co-prodotto da privati, da alcuni degli attori o da istituzioni locali (come le film commission).
  3. Trailer https://www.youtube.com/watch?v=VqWA0hZD3zk
  4. Trailer: https://www.spettacolo.eu/dietro-la-notte-trailer/
  5. https://www.fenixent.com/up-and-down-riceve-premio-kineo/
  6. https://www.fenixent.com/investor-relations/vice-presidente-indipendente-maurizio-paterno/
  7. https://www.algebris.com/it/
  8. https://www.consiliabm.com/html/aim-professional-il-nuovo-mercato-di-borsa-italiana/#page-content
  9. Iervolino & Lady Bacardi Entertainment, Leone Film Group, Lucisano Media Group, Notorious Pictures
  10. https://www.traders-mag.it/recensione-film-fantasmi-interviste-venezia-78/

 

Alessandra Basile

Attrice e Autrice. Ha collaborato con la Comunicazione Corporate di un’azienda. Ha una formazione in Life coaching (per un periodo ICF) e una laurea in Giurisprudenza. Presiede la Associazione Effort Abvp con la quale ha interpretato e prodotto diversi spettacoli teatrali a tematica sociale, fra i quali una pièce contro la violenza domestica, ‘Dolores’, della cui versione italiana è co-autrice Siae. Ha scritto ‘Films on The Road’, un libro sul cinema girato in Italia, edito Geo4Map. Scrive di film e spettacoli teatrali con l’occhio dell’Attrice, il suo primo mestiere, e intervista persone e personaggi, soprattutto del mondo dello spettacolo.
Email: Alessandra.Basile@outlook.com
Sito web: www.alessandrabasileattrice.com

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